Coronavirus: qualche consiglio per grandi e piccini

È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme.
(Goethe)

Ormai da un po’ di tempo siamo di fronte ad una grande emergenza, relativa alla diffusione del Covid-19, e tutto questo ci sta facendo provare diverse e differenti emozioni, a volte contrastanti fra loro. Molto spesso ci ti troviamo a vivere una realtà nuova che ci trova impreparati, poco organizzati e che ci disorienta. Disorienta, spaventa, fa paura sia a noi grandi sia ai nostri piccoli.

Le domande che ci poniamo sono molte e di varia natura: cosa possiamo fare a casa? Come possiamo intrattenere i nostri bambini? Tutto quello che sentiamo è vero? Quando torneremo a vivere la nostra quotidianità? 

“Il decalogo per i genitori mira a volgere in positivo questo tempo purtroppo difficile, per gli adulti ma anche per i bambini. Suggerisce attività e idee stimolanti e propositive per trascorrere serenamente il tempo a casa coi nostri figli, in questo momento di restrizioni molto importanti che impattano sulla nostra quotidianità ma che sono necessarie per evitare il dilagarsi del Coronavirus e per tornare presto alla normalità”. Queste sono le parole di Elisabetta Scala, Vice presidente del MOIGE (Movimento Italiano Genitori).

Cosa possiamo fare?

ESSERE CHIARI 

Per prima cosa è importante dire la verità ed essere chiari ovvero dire effettivamente le cose come stanno, spiegare anche ai più piccoli perché non possono andare a scuola, perché non possono uscire a prendere un gelato, perché non possono vedere i loro amichetti; infatti se tutti possono comprendere il motivo di questi divieti, allora tutti saremo più collaborativi, anche i più piccoli. Questo aspetto è molto importante per fare qualcosa di fondamentale ma tutti insieme. 

APPROFITTARE DI QUESTO TEMPO PER …

Probabilmente a nessuno di noi sarà mai capitato di stare in casa per così tanto tempo senza avere la possibilità di uscire o di svagarci. Essendo una condizione “obbligatoria”, perché non vederla come un’opportunità per le relazioni familiari anziché come un qualcosa che ci sta impedendo di fare cose? Magari in questo tempo non possiamo fare le solite cose, ma possiamo sicuramente farne altre … magari quelle che abbiamo sempre tenuto lì in attesa del “giusto tempo”. Perché non fruttare ora questo tempo?!?!

FILTRARE LE INFORMAZIONI CHE LEGGIAMO/ASCOLTIAMO

Poiché siamo bombardati di notizie che arrivano da molte fonti, ciò che possiamo fare è limitare la nostra esposizione a queste notizie per evitare di andare incontro ad eccessiva ansia, allarmismo o a ricerche ossessive. È sicuramente importante consultare le fonti ufficiali senza però dedicare la maggior parte della nostra giornata alla lettura o alla ricerca di aggiornamenti rispetto alla situazione. Questo filtrare non avrà dei benefici solo sugli adulti ma anche sicuramente sui bambini. 

NON TUTTO E’ POSSIBILE

In questo tempo di “limiti oggettivi”, è opportuno non dimenticarsi che anche all’interno della casa esistono dei “limiti” che implicano il rispetto degli orari, degli spazi e che quindi non tutto si può fare.

Si potrebbero stabilire dei tempi in cui si lavora (si fa smart working, si fanno i compiti, si sistema la casa) e dei tempi in cui si fa pausa sia per adulti sia per bambini. I genitori devono far comprendere ai propri figli che nonostante sono a casa devono comunque lavorare al fine di rendere partecipi e coinvolgere i figli in questi cambiamenti ai quali non sono abituati. 

ACCETTARE E ACCOGLIERE LE PAURE E LE ANSIE

Siamo persone umani e come tali abbiamo paura, andiamo in ansia, ci spaventiamo. Fa parte della nostra natura. Questo è assolutamente normale, e se dovesse succedere è importante non sentirsi in nessun modo sbagliato, debole o fragile. In quei momenti parlate di queste vostre ansie o paure con qualcuno e se ciò non dovesse bastare, ricordatevi che soprattutto in momenti come questi esistono figure professionali come gli psicologi per vi possono aiutare nel gestire questi momenti. 

Ovviamente queste emozioni possono esser vissute anche dai bambini, in quel caso accogliete le loro emozioni senza sminuirle con frasi come “non ci pensare” perché questo potrebbe farlo sentire non compreso e solo rispetto a quello che sta vivendo. Fate sentire loro che ci siete e che siete lì per proteggerli. 

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